Non era stato facile trovare l’Altipiano di Valensole in Provenza, ero già in ritardo per il servizio fotografico richiestomi .
Eravamo andati su e giù per la Provenza per due giorni, le notizie che avevo avuto per i campi di lavanda erano piuttosto vaghe, avevamo trovato piccoli campi, giardini, aiole, strisce marginali, ma delle grandi distese ancora niente.
Da Cogne quel giorno avevamo deciso di alzarci presto e di muoverci verso sud , in direzione di un tavolato che sembrava inaccessibile , finita la ripida salita e anticipata da un profumo intenso, era stata stupefacente l’apparizione delle distese di lavanda a perdita d’occhio intervallate da coltivazioni di grano color oro, stupendo!
Avevo aperto il finestrino cogliendo i profumi straordinari dell’altipiano che si stendeva per qualche chilometro, tutt’intorno a relativa distanza le montagne dell’Alta Provenza facevano da cornice , improvvisamente dal finestrino aperto sciami di api erano entrate andando a sbattere sul finestrino opposto ancora chiuso, la mia agitazione era stata notevole, avevo fermato la macchina (i rischi di essere pinzato erano piuttosto concreti!) e aperto l’altro finestrino: le api attraversavano l’auto da una parte all’altra , io mi ero abbassato e con la coda dell’occhio guardava il flusso continuo al disopra della testa.
Le api si spostavano da un campo all’altro e la strada correva in mezzo, ero parte del paesaggio , non esistevo, forse solo un ostacolo da ignorare.
Un’auto mi aveva sorpassato, quando un centinaio di metri avanti l’avevo vista imboccare improvvisamente un campo di lavanda, il conducente era stato pinzato sul viso e nel panico aveva perso il controllo dell’auto, da fotografo avevo documentato la scena dell’auto in mezzo la lavanda (non è mai stata pubblicata).
Le foto del servizio sono state poi pubblicate in più riviste, ma nella mia memoria rimane, lo straordinario via vai di api e il profumo intenso di lavanda sull’Altipiano di Valensole.